Informazione Halal o disinformazione non-Halal?
Sempre di più si sente parlare di Certificazione Halal al punto che sembra che l’argomento sia ormai diventato famigliare a molte persone. Il fatto dovrebbe essere positivo e lo sarebbe effettivamente se coloro che ne parlano fossero davvero le persone adeguatamente qualificate per farlo, e se rappresentassero realmente dei veri enti di Certificazione Halal riconosciuti. Oggigiorno purtroppo, spesso troviamo in prima fila persone o personaggi che hanno poco a che fare con il campo delle Certificazioni Halal autentiche, ossia quello che orbita attorno al sole degli Enti di Accreditamento, delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali che hanno adottato questo sistema e non alle soli lampade dei riflettori. Convegni, seminari, webinar e chi più ne ha più ne metta, dove qualcuno si presenta con titoli autoreferenziali tipo “lead auditor”, “esperto di marketing Halal”, “qualificato” (da chi?) e appellativi simili oltre ai quali spesso l’invitato – lusingato da numeri e promesse – non va oltre per comprenderne il significato o per verificarne l’autenticità e la fondatezza.
Chi è ben inserito nel settore, infatti, oltre a capire bene le dinamiche di questo sistema, sa bene che il mondo reale delle Certificazioni Halal è altrove e che slogan come “Muslim Frendly” o “Halal interno” o ancora “National Halal” non sono altro che modi per auto-accreditare un circolo Halal immaginario promosso da chi è a corto di accreditamenti effettivi riservati solo ai veri Enti di Certificazione che per essere tali devono rispondere a requisiti tecnico-religiosi definiti da standard internazionali.
Chi volesse approfondire a tal proposito può dare una lettura, ad esempio, allo standard GSO 2055-3 oppure al HAS 23000 o simili, che riportano i requisiti relativi agli organismi di certificazione. Questo disordine e questa mancanza di chiarezza ci porta spesso, noi di WHA, ad imbatterci in certificati che non permetterebbero ad un prodotto di raggiungere nemmeno il mercato del proprio quartiere, che le aziende vittime di questi raggiri ci segnalano lamentando seri disagi in termini di costi e tempi.
Dicono che rilasciano certificazioni conformi …. a cosa? Allo standard di certificazione Halal … quale?
Non si tratta di un “siamo solo noi” ma piuttosto di un “promuoviamo assieme il Halal autentico”, quello fondato, professionale, che parla la lingua della qualità, della sicurezza alimentare e si basa sugli standard internazionali di riferimento come MUI, JAKIM, MUIS, GSO e simili. Una Certificazione Halal autentica può darsi richieda all’azienda qualcosina in più di impegno che, per quanto possa essere alto, sarà sempre inferiore a quello richiesto per risanare situazioni disagevoli che si creano affidandosi a semplici esteriorità o a mere immaginazioni e garantisce alle aziende l’implementazione di un vero e proprio sistema di qualità Halal di cui andarne fieri.
E’ dunque prioritario per le aziende che intendono certificarsi Halal verificare sempre le modalità di lavoro degli enti a cui si rivolgono, così da tutelare i propri interessi commerciali e avviare una partnership proficua, con un’organizzazione affidabile e competente. WHA è un ente che offre una certificazione valida, riconosciuta dagli enti di accreditamento e ricercata dai consumatori, che porta di conseguenza ad un’effettiva espansione del proprio mercato e a numerose opportunità di partnership nei Paesi in cui gli standard Halal sono tenuti in considerazione.
Leggi inoltre l’articolo su come capire se un ente di certificazione Halal è quello giusto per la vostra azienda al seguente link: https://www.wha-halal.org/come-capire-se-un-ente-di-certificazione-halal-e-quello-giusto-per-la-vostra-azienda/
Se stai cercando un partner affidabile, WHA è la risposta alle tue esigenze. Non perdere tempo! contattaci per maggiori informazioni al numero +39 02 36587564 o inviandoci un e-mail all’indirizzo info@wha-halal.org